Giorno per giorno – 23 Agosto 2010

Carissimi,

“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo” (Mt 13, 44). “Pieno di gioia” dice il Vangelo di quel contadino, che ha trovato il tesoro, cioè anche l’unica ragione, della sua vita. Il regno dei cieli, poi, ci dicevamo stamattina, è lo stesso Gesù, il Vangelo. Ma noi, abbiamo rinunciato davvero almeno a qualcosa (eppure ci è chiesto tutto!), per abbracciarne la causa? O non stiamo invece ogni volta a pesare con il bilancino del farmacista ciò a cui siamo costretti a rinunciare? Nel qual caso Gesù è solo un optional in più tra i tanti di cui riempiamo la nostra vita. “Pieni di gioia”, lo siamo davvero? Lo è la nostra vita? Un santo triste è un tristo santo, recitava il proverbio. È, cioè, un santo sventurato, ma anche un santo, se non proprio cattivo, andato un po’ a male. Che sarebbe di gran lunga migliore si rivendesse il tesoro trovato (il Vangelo, il Regno, Gesù Cristo) al mercato dell’usato, e se ne andasse a spasso, per coltivarsi le piccole gioie comuni dei comuni mortali: una bella casa, una brava sposa, una carriera possibilmente di un certo successo, e poi le ferie, una gita in barca,  un pomeriggio di pesca, persino una volta o l’altra una visita in chiesa, un’elemosina, un buon pranzo e una buona digestione. Che sono gioie di tutto rispetto. Però, Gesù Cristo è un’altra cosa. Che se non ti dà una gioia incontenibile non è Lui, è un suo surrogato, un idolino dietro cui nasconderti. Per questo fa un po’ ridere Pietro quando dice a Gesù: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo” (Mt 19, 27).  Di quale altro tesoro andava in cerca, maggiore di quello che aveva già trovato? Consoliamoci, dunque noi altri: abbiamo dei buoni precedenti. Se pure loro, gli apostoli, ci hanno messo del tempo a scoprirlo, il tesoro di cui erano già in possesso, lo scopriremo prima o dopo anche noi.   

 

Come vi sarete già accorti, il Vangelo che si è meditato noi è diverso da quello proposto dalla vostra liturgia. Questo è dovuto al fatto che oggi è memoria di Rosa da Lima, mistica domenicana, prima santa d’America, la quale ha diritto a letture sue proprie.

 

23_ROSA_DE_LIMA.JPGIsabel Flores y de Oliva (tale il suo nome alla nascita) nacque a Lima il 20 aprile 1586, decima dei tredici figli di Maria Oliva e di Gaspar Flores, discendente da una nobile famiglia spagnola decaduta. La tradizione vuole che il nome le fosse cambiato in Rosa già da bambina a causa della sua bellezza. Di fronte alle difficoltà economiche familiari, fin da ragazza, Rosa contribuì come poteva con lavori di giardinaggio, durante il giorno, e di cucito, la notte. A vent’anni, desiderando consacrarsi ad una vita d’austerità, mortificazione e abbandono alla volontà di Dio, scelse di entrare nella fraternità laica dell’ordine domenicano. Si fece costruire una piccola cella sul retro della casa dei genitori e lì visse dedicando gran parte del suo tempo alla preghiera e  prodigandosi nel servizio ad ammalati e abbandonati, soprattutto indigeni e negri. Raggiunse un alto grado di vita contemplativa, in cui visioni ed esperienze mistiche si alternavano a stati di tenebre spirituali. Nel 1614, già gravemente malata e sofferente, accettò la proposta di trasferirsi nella casa dei coniugi Gonzalo e Maria De la Masa, dove si fece costruire una celletta nel granaio. Morì  a 31 anni, il 24 agosto 1617.

 

I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono propri della memoria odierna e sono tratti da:

2ª Lettera ai Corinzi, cap.10, 17-11,2; Salmo 148; Vangelo di Matteo, cap.13, 44-46.

 

La preghiera di questo lunedì è in comunione con le religioni del subcontinente indiano: Vishnuismo, Shivaismo, Shaktismo.

 

Oggi ricordiamo anche fondazione avvenuta ad Amsterdam, il 23 agosto 1948, del Consiglio Ecumenico delle Chiese, la maggior espressione dell’impegno ecumenico delle Chiese cristiane che vi aderiscono. È dunque giornata di preghiera perché si avvicini il giorno in cui si possa rispondere all’ultimo desiderio di Gesù: Che tutti siano una cosa sola. Ed essere, se non è pretendere troppo, segno per il mondo.

 

Il Vangelo di oggi parlava, come si è visto, del tesoro scoperto e della perla trovata, di inestimabile valore, per i quali vale la pena di vendersi tutto. Rosa da Lima, con il linguaggio e gli slanci della mistica, lo descrive così in un passo dei suoi scritti, che vi proponiamo, nel congedarci, come nostro.  

  

PENSIERO DEL GIORNO

Me ne stavo sospesa nella luce unitiva di una quietissima contemplazione, quando ho visto un lampo di ammirevole splendore e bellezza. Al centro di questa luce abbagliante c’era un arco, vistosissimo, adornato di bellissimi riflessi e sfumature. Sopra questo arco se ne vedeva un altro di uguale grandezza e bellezza che terminava nella Croce del Salvatore ritoccata di porpora, intrisa di sangue, con i fori nel luogo dei chiodi e coronata con il titolo trionfale del Redentore. L’interno di questo iride era riempito dall’umanità sacratissima del mio Signore Gesù Cristo, da cui si diffondevano raggi di una tale luminosità come mai mi era stata mostrata. Piacque alla sua dolce bontà comunicarmi una forza straordinaria, meravigliosamente viva ed efficace, con cui potere, a lungo e a mio piacimento, guardare fissamente al mio magnificentissimo Re, cogliendo tutta la sua bellezza. Perché, in tale occasione,  non si velò, come altre volte, su un fianco, né solo mostrò la testa o il petto, ma lo contemplavo direttamente, faccia a faccia, dalla testa ai piedi. Uscendo dall’umanità di Gesù Cristo, sentì che raggiungevano il fondo della mia anima fiamme inesplicabili di gloria, così che potei pensare di essere già totalmente libera dalla prigione di questo corpo corruttibile e trasferita ai godimenti della gioia eterna. (Rosa da Lima, Scritti) .

 

Ricevete l’abbraccio di vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 23 Agosto 2010ultima modifica: 2010-08-23T23:34:00+02:00da fraternidade
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