Giorno per giorno – 13 Gennaio 2010

  1. Carissimi,

    “Uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva” (Mc 1, 29-31). Una donna, la suocera di Pietro, come modello di Chiesa (e, Dio volesse, di un’umanità), che, liberata dalle sue febbri, convertita, cioè, rimessa in piedi, si mette a servire. È la chiesa che, prima ancora che Egli cominci a insegnare,  ha già capito tutto del suo Maestro, che di sé dirà: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e (qui ci è proprio impossibile seguirlo!) dare la sua vita in riscatto per molti” (Mc 10, 45). E tuttavia non c’è altro cammino, se si vuol essere dei suoi.

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    Oggi il nostro calendario ecumenico ci porta la memoria di George Fox, mistico e fondatore della Società degli Amici (Quaccheri).

     

    13_GEORGE_FOX.JPGNato in una famiglia poverissima, nel luglio del 1624, a Drayton-in-the-Clay, nel Leichestershire (Inghilterra), Fox cominciò giovanissimo a lavorare in una bottega di calzolaio, ma, nel 1643, risolse di lasciare ogni cosa per dedicarsi, in una vita itinerante, alla lettura e alla meditazione della Bibbia. Ebbe esperienze mistiche che gli diedero la certezza che ogni credente, qualunque fede professi, può ricevere l’illuminazione spirituale, in forza della Presenza divina nascosta in ogni essere umano. Fox iniziò la sua predicazione pubblica a Leicester, nel 1647; tuttavia prendeva la parola solo quando si sentiva animato dall’ispirazione divina. È questa un’usanza che continua ancora oggi tra i quaccheri, le cui riunioni sono caratterizzate da lunghi silenzi, volti a favorire quel raccoglimento che permette di  raggiungere una profonda comunione con Dio. Fox fondò un vasto movimento tra le classi diseredate, che prenderà il nome di Società degli Amici, richiamandosi all’espressione di Gesù in Gv 15,14: “Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando”. Il movimento si sparse presto in tutta l’Inghilterra. Persecuzioni, condanne, arresti non valsero a fermare Fox né i suoi seguaci: a tutto essi reagivano con serenità e senza mai opporre violenza, nella coscienza  di  dover “rispondere a ciò che v’è di Dio” in ogni uomo, perfino nei loro persecutori. Fox sentì con grande chiarezza la problematica sociale del suo tempo. Sostenne la riforma giudiziaria e carceraria, l’abolizione della schiavitù, la diffusione dell’istruzione elementare. Nel 1670-73 si recò a predicare in America. Anche lì, nonostante le persecuzioni, si videro presto i frutti della sua attività missionaria.  Tornato in patria, morì a Londra il 13 gennaio 1691.

     

    I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratti da:

    1° Libro di Samuele, cap.3, 1-10.19-20; Salmo 40; Vangelo di Marco, cap.1, 29-39.

     

    La preghiera del mercoledì è in comunione con quanti ricercano l’Assoluto della loro vita nella testimonianza  per la pace, la fraternità e la giustizia. 

     

    13 ZILDA ARNS.jpgSolo in questo momento veniamo a sapere del catastrofico terremoto che ha colpito ieri Port-au-Prince, capitale di Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, e che le prime notizie dicono possa aver provocato almeno centomila vittime. Tra di esse, solidale sino all’ultimo con i poveri cui aveva dedicato l’intero arco della sua esistenza, Zilda Arns, pediatra brasiliana, fondatrice della Pastorale del Bambino, e della Pastorale dell’Anziano, più volte candidata al Premio Nobel per la Pace. Con la speranza che si mettano presto in moto i canali degli aiuti internazionali, a cui i volonterosi possano far giungere i loro contributi, mettiamo le famiglie di tutte le vittime nella nostra preghiera.  E per stasera è tutto. Noi ci si congeda con un’esortazione rivolta da George Fox, ai suoi discepoli, che troviamo  nel suo Diario. Essa, costruita com’è da tutta una serie di citazioni della Scrittura cucite insieme, ci mostra tra l’altro la sua straordinaria familiarità con la Parola di Dio. Ed è, per oggi, il nostro   

     

    PENSIERO DEL GIORNO

    Nessuno abusi del potere del Signore, né rattristi il suo Spirito, da cui siete stati sigillati  e custoditi per il giorno della salvezza e della redenzione; fate in modo di avere sempre “una buona coscienza irreprensibile davanti a Dio e agli uomini”; esercitandovi nella santità, nella pietà e nella giustizia, nella verità e nel suo amore. Tutti procurino di essere approvati da Dio in innocenza, virtù, semplicità e fedeltà, facendo di tutto per restare saldi nella volontà di Dio. “E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre”; affinché  Egli, che è sopra tutti, possa essere  lodato per la misericordia e per tutte le benedizioni, con cui ha rinvigorito il suo popolo; Egli che con il suo braccio eterno e potente l’ha mantenuto e conservato fino a questo giorno. Gloria al suo nome su tutti per sempre, Amen! Cristo vi ha chiamati con la sua grazia in un solo corpo a lui, il capo santo; vivete perciò nella carità e nell’amore di Dio, che è il vincolo della perfezione nel suo corpo; l’amore che edifica il corpo di Cristo; dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio. Poiché da un solo spirito noi tutti siamo battezzati in un solo corpo, e tutti siamo stati fatti per bere di un solo spirito, in cui il corpo e tutti i suoi membri sono in comunione con Cristo, il capo, e gli uni con gli altri. L’unità di questo Spirito Santo è il vincolo della pace di tutti i membri vivi di Gesù Cristo, di cui egli è il capo spirituale, la roccia e fondamento.  (The Journal of George Fox, The 30th of the 3d month, 1686).

     

    Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 13 Gennaio 2010ultima modifica: 2010-01-13T22:21:00+01:00da fraternidade
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