Giorno per giorno – 01 Giugno 2022

Carissimi,
“Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno” (Gv 17, 12. 14-15). È come se, nella sua preghiera al Padre per i suoi discepoli, Gesù dicesse: son riuscito ad essere un buon padre (come te) per tutti loro, ma non ho potuto evitare che lui (Giuda) commettesse quella grossa sciocchezza e si perdesse. Tu, però, mi hai mandato a salvare i perduti, non i salvati, così, se la sua disperazione sembrerà aver avuto la meglio, non lo sarà al punto di non incontrare il mio abbraccio all’uscire da questa vita. Se no, per chi e perché avrei raccontato le parabole della moneta smarrita, della pecora perduta, del figlio scapestrato? Queste parole sono la tua Parola che ho dato ai miei discepoli, perché le facessero proprie, vivendo in controtendenza con il Sistema del mondo, che premia chi giudica meritevoli (cioè funzionali alla propria affermazione) e lascia perdere o affonda gli altri che in un modo o nell’altro sbagliano. Che, del resto, è la politica (e anche la religione) del maligno da sempre. Che noi non permetteremo che l’abbia vinta, vero Babbo?

Oggi il calendario ci porta le memorie di Giustino e Compagni, martiri a Roma, Margherita Porete, mistica e martire dell’Inquisizione, e Anthony de Mello, maestro spirituale.

Giustino nacque sul finire del 1° secolo in una famiglia pagana a Flavia Neapolis (Nablus), in Samaria. In gioventù studiò a fondo la filosofia del tempo e venne, più tardi, in contatto con i testi sacri ebraici e cristiani, che lo portarono, verso l’anno 130, a farsi cristiano, ad Efeso, in Asia Minore. Lì scrisse il suo Dialogo con Trifone, con cui intese dimostrare che Gesù rappresenta il compimento in vita e in morte della Legge e dei Profeti. Trasferitosi a Roma, vi aprì una scuola di filosofia cristiana e scrisse un’Apologia in difesa della fede cristiana, che rappresentò nello stesso tempo l’avvio di un dialogo con la cultura pagana del suo tempo. Tornato a Roma, dopo alcuni viaggi in altre città dell’Impero, Giustino fu denunciato dal filosofo Crescente come “ateo”, nemico, cioè, dello Stato e dei suoi culti. Con una seconda Apologia tentò inutilmente di dimostrare la sua innocenza. Nell’anno 165 circa, il prefetto di Roma, Rustico, lo condannò alla decapitazione assieme ad altri sei compagni di fede: Caritone, Carito, Evelpisto, Ierace, Peone e Liberiano.

Margherita era nata a Valenciennes (Francia) intorno al 1250. Della sua vita sappiamo solo che scrisse un libro, Lo Specchio delle anime semplici, che la rivela tuttavia come grandissima mistica, “innamorata dello Sposo della sua anima, quel Dio-tutto-amore che a noi chiede una cosa sola: essere riamato come Lui ci ama e ci ha amato”. Il libro, sfortunatamente, non piacque al Grande Inquisitore di Francia, il domenicano Guglielmo Humbert, davanti a cui Margherita dovette comparire, accusata di eresia, nel 1308. Nel 1309, una commissione di 21 teologi, dopo aver analizzato e giudicato dell’ortodossia del libro, ordinò che fosse distrutto. La donna, arrestata, passò in carcere l’anno che la legge concedeva agli accusati affinché potessero pentirsi. Guiard de Cressonessart, un chierico che ebbe il coraggio di difenderla, fu condannato alla prigione perpetua. Il 31 maggio 1310, festa di Pentecoste, Margherita, giudicata recidiva, fu consegnata al braccio secolare. Il 1° giugno, davanti alle maggiori autorità religiose e civili, venne bruciata sulla pubblica piazza di Parigi assieme al suo libro. Il libro che si concludeva con le parole: “Solo Lui mi ama (..) Né più d’altro ho bisogno se non di quanto vuole e di quanto vale.Egli è è la pienezza. Di lui sono colma”.

Anthony De Mello era nato il 4 settembre del 1931 a Santa Cruz, un sobborgo di Bombay, in India, da Franck e Louisa Castelino, una coppia cattolica originaria di Goa, colonia portoghese sulla costa sud-occidentale dell’India. Dopo aver compiuto gli studi in una scuola retta dai gesuiti, ottenne, nel 1947, di entrare nel noviziato della Compagnia di Gesù. Dal 1952 al 1955 completò, in Spagnia, i suoi studi di filosofia, e, il 23 marzo 1961, a Bombay, fu ordinato sacerdote. Ripartito, per gli Stati Uniti, studiò psicologia a Chicago e, sulla via del ritorno in patria, fece a Roma, nel 1965, la sua professione solenne. Per tre anni fu direttore del noviziato del suo Ordine. Poi, lasciato l’incarico, fondò l’Istituto di Spiritualità e Terapia pastorale, nell’università di Nobili, a Poona, più tardi ribattezzato Istituto di Sadhana e trasferito a Lonavia. Nel maggio 1987, si recò a New York, negli Stati Uniti, per una serie di seminari sulla spiritualitá. Colpito da infarto, morì il 1° Giugno. Suo fratello Bill lo ricorderà con queste parole: “Il poeta indiano Rabindranath Tagore ha scritto un giorno: Dio vuole un tempio fatto d’amore, / ma gli uomini portano pietre. Penso che Tony abbia capito che la fede e il dogma sono semplici pietre, se non c’è amore verso i propri simili. Fino alla fine della sua vita, Tony è rimasto fedele alla Chiesa e alla sua cara Compagnia di Gesù. Lui aveva avuto l’ispirazione di fare della Chiesa cattolica una vera Chiesa cattolica, che riunisse tutti le persone, cristiane, non cristiane e perfino agnostiche come me. Tony mi ha fatto capire che nei grandi pascoli di Dio, c’è un recinto col cartello “Per gli agnostici”, dove io sono benvenuto e amato. E ci sono recinti per persone di ogni fede, dove ciascuno è benvenuto e amato. Tony adorava di trovarsi in mezzo a cristiani, induisti, buddisti, musulmani, agnostici e atei. Tony de Mello era davvero il fratello di tutti e di ciascuno e il mio in particolare”.

I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratti da:
Atti degli Apostoli, cap.20,28-38; Salmo 67; Vangelo di Giovanni, cap. 17,11b-19.

La preghiera del mercoledì è in comunione con quanti operano in vista della pace, della giustizia e della fraternità tra i popoli, quale che sia la fede religiosa o la filosofia di vita professata.

Anche, per stasera, è tutto. Noi ci si congeda qui, offrendovi in lettura una citazione di Anthony de Mello, tratta dal suo libro: “Un minuto di saggezza” (Edizioni Paoline). Che è, per oggi, il nostro

PENSIERO DEL GIORNO
Un uomo traversò terre e mari per verificare personalmente la straordinaria fama del maestro. “Che miracoli ha operato il vostro maestro?” chiese a un discepolo. “Be’, c’è miracolo e miracolo. Nel tuo paese è considerato un miracolo che Dio faccia la volontà di qualcuno. Nel nostro paese è considerato un miracolo che qualcuno faccia la volontà di Dio”. (Anthony De Mello, Un minuto di saggezza).

Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle dela Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 01 Giugno 2022ultima modifica: 2022-06-01T22:25:17+02:00da fraternidade
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