Buona Pasqua

Se Giuda,
inghiottito il boccone,
ci avesse ripensato;
se Caifa e il sinedrio
avessero convenuto
che non era bene
che nessuno morisse
per nessuno;
se i soldati avessero obiettato
e i discepoli non fossero fuggiti,
né Pietro l’avesse rinnegato;
se Pilato avesse deciso
di non lavarsene le mani,
e Gesù fosse così
rimasto a predicare tra i suoi
fino a tarda età,
a quanti gli credevano e no,
noi saremmo rimasti
prigionieri dell’idolo
delle nostre angosce e paure,
delle vendette, del sangue,
delle guerre, dei castighi,
del disamore,
delle illusioni
di potere e di grandezza,
proiezione del nostro io;
non avremmo toccato
con mano
il Dio, che in Gesù
si fece terra, limite,
peccato,
agnello sacrificale,
purissimo,
volontariamente impuro,
solidale
con tutti i crocifissi della terra,
ultimo tra gli ultimi,
bandito tra i banditi,
dilapidando la sua divinità
nella nostra storia
di prostituzione,
per riscattarci dagli inferni
che avevamo creato,
e portarci infine
tutti insieme al suo seguito
in quell’abbraccio del Padre
che non ha bisogno
di perdono,
perché è solo
impenitente Amore,
e fare così anche di noi
i Risorti, soggetti
di una nuova Storia,
che si chiama Regno.

Felice Pasqua dai vostri fratelli e sorelle
della Comunità Evangelho é Vida
del Bairro Rio Vermelho di Goiás.