Carissimi,
“Gli angeli di Dio! Chi siano, non lo sappiamo; ma un tempo capitava che di tanto in tanto apparissero e, del resto, sono presenti anche oggi. Quando qualcuno sta davvero servendo Dio, gli angeli vengono sempre in suo aiuto; e, in caso di necessità, ci sono più angeli di quanti riusciamo a immaginarne. Le legioni di Dio sono forti e poderose e, quando è volontà di Dio, sono in grado di sistemare molte cose sulla terra. Per questo aspettiamo le potenze celesti di Dio, il suo aiuto dall’alto. Per questo gettiamo tutte le nostre preoccupazioni in lui, così come è detto: “Gettate in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1 Pt 5, 7). Noi umani, vogliamo sempre tenere tutto in mano nostra e finisce che facciamo stupidaggini. Il più delle volte, ciò che facciamo manca il bersaglio, così non ci è di nessun aiuto. Solo quando permettiamo a Dio di prendersi cura di noi, siamo adeguatamente accuditi”. Lo scriveva il pastore Christoph Friedrich Blumhardt, nel suo Family Prayers for Each Day.
Se lo citiamo è perché il Calendario delle Chiese cattolica, luterana e anglicana, porta oggi la festa di Michele, Gabriele, Raffaele e di tutti gli Angeli.
Noi ricordiamo anche Richard Rolle, mistico inglese del XIV secolo.
I testi che la liturgia propone alla nostra riflessione sono propri della festività odierna e sono tratti da:
Profezia di Daniele, cap.7, 9-10. 13-14; Salmo 138; Vangelo di Giovanni, cap.1, 47-51.
La preghiera del martedì è in comunione con le religioni tradizionali dell’Africa.
Stasera si è tornati tutti felicemente inzuppati dall’incontro che abbiamo tenuto, su all’Aeroporto, in casa di Ercy e Genesy. Il fatto è che, ancora una volta, nessuno si aspettava questo improvviso dono del cielo, che dura ancora e che ci aiuterà a dormire un sonno migliore stanotte.
“The Fire of Love” di Richard Rolle, che da voi è stato edito con il titolo “L’incendio d’amore” (Il Leone Verde) è tra i testi più letti del misticismo medioevale. Di esso, nel congedarci, vi proponiamo questo brano, che è, per oggi, il nostro
PENSIERO DEL GIORNO
O anima mia, desisti dall’amore di questo mondo e sciogliti nell’amore di Cristo, affinché ti sia sempre dolce parlare, leggere, scrivere di Lui, pensare a lui, pregarlo e sempre lodarlo. O Dio, la mia anima, consacrata a Te, desidera vederTi! Grida a te da lontano. Brucia in te e langue nel tuo amore. O amore che mai viene meno, tu mi hai vinto! O eterna dolcezza e bellezza, Tu hai ferito il mio cuore, ed ora io, vinto e ferito, soccombo. Per la gioia a malapena vivo e quasi muoio; perché non posso sopportare la dolcezza di così grande Maestà in questa carne, che dovrà imputridire. Davvero tutto il mio cuore, fissato nel desiderio di Gesù, si trasforma in un fuoco d’amore ed è incorporato in un’altra gioia e in un’altra forma. O buon Gesù, abbi pietà di questo misero. Mostrati a me che ardentemente ti desidero; dammi un rimedio per la mia ferita. Non mi sento malato, ma languo nel tuo amore. Colui che ti ama, non perde tutti completamente; colui che ti segue non è pazzo. Sii tu, allora, nel frattempo, la mia Gioia, il mio Amore, il mio Desiderio, finché potrò vedere Te, o Dio degli Dei, in Sion. La carità è davvero la più nobile delle virtù, la più eccellente e dolce, che unisce l’Amato all’amante, e eternamente sposa Cristo all’anima eletta. Essa restaura in noi l’immagine dell’altissima Trinità, e rende la creatura più simile al Creatore. O dono d’amore, quanto esso vale davanti ad ogni altra cosa, dato che contende il più alto grado agli angeli! Davvero, più amore un uomo riceve in questa vita, più grande e più alto in cielo egli sarà. O gioia singolare dell’amore eterno, che rapisce tutti i Suoi verso il cielo sopra tutte le cose terrene, legandoli con i vincoli della virtù! (Richard Rolle, The Fire of Love).
Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.