Carissimi,
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri” (Mt 23, 29-32). Continua anche oggi il lamento di Gesù sui religiosi incoerenti di ogni tempo. Capaci magari di compiangere i martiri del passato, anche recente, (e, a maggior ragione, il Martire per eccellenza!), vittime dell’ingiustizia, della malvagità e dell’idolatria del potere, o dell’intolleranza religioso, delle lotte e, più ancora, delle meschinitá tra le chiese e nella chiesa, ma incapaci di cogliere gli odî profondi, i sordi risentimenti, i propositi di vendetta, o anche solo la gelida indifferenza, che essi alimentano nei confronti dei loro simili. E che, spegnendo, uccidendo, così, il significato di Dio nel [loro] mondo, colmano una volta di più la misura dei padri. Poveri noi, se mai fossimo davvero così!
Oggi facciamo memoria di Tikhon di Zadonsk, monaco e pastore, e di Maryam Bawardy, contemplativa e mistica palestinese.
I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratti da:
1ª Lettera ai Tessalonicesi, cap.2, 9-13; Salmo 139; Vangelo di Matteo, cap.23, 27-32.
La preghiera del mercoledì è in comunione con tutti gli operatori di pace, quale che ne sia il cammino spirituale o la filosofia di vita.
Oggi, finalmente, nuovamente, e più abbondante, la pioggia. Quella che aiuta la maturazione di manghi e caju. E che fa respirare noi, per un po’. La memoria della piccola suora palestinese, ci ha naturalmente portati, stamattina, a ricordare il dramma della Palestina, le sofferenze del suo popolo e a pregare per la Pace che non arriva. In una lettera pastorale del settembre 2003 di mons. Michel Sabbah, già Patriarca latino di Gerusalemme, troviamo questa citazione di Suor Maria di Gesù Crocifisso (Maryam Bawardy), che, congedandoci, vi offriamo come nostro
PENSIERO DEL GIORNO
“Tutti dormono. E Dio così pieno di bontà, così grande, così degno di lode, lo si dimentica… Nessuno pensa a lui… Vedi, la natura lo loda; il cielo, le stelle, gli alberi, le erbe, tutto lo loda; e l’uomo che conosce i suoi benefici, che dovrebbe lodarlo, dorme… andiamo a svegliare l’universo!”. “Com’è dolce essere tua, o mio Salvatore. Il Tuo nome è grande; riempie il cielo. Tutto lo loda ed è pieno di gioia alla sua presenza. Le mie ali che volano, è il mio Salvatore che me le ha donate. Il suo sguardo ha avuto pietà della mia anima. Lui mi ha dato le ali con le quali ho volato. L’abisso in cui ero, era profondo. Il Signore me ne ha tratto fuori. … Felice il giorno; mai finire… Che dite, abitanti della terra? Mi dà delle ali per volare; mi dà mille fiori da spargere sulla strada che vedo; mi ha posto un cesto di fiori tra le mani; tutti gli amici ne possono raccogliere. Lungo la strada, ho seminato. Gli amici ed i nemici si sono affrettati a prenderne. Mi ha dato ali per volare ed il cesto dei fiori sulle ginocchia. Il cielo e la terra, tutto sorrideva del suo sorriso immacolato… Quando Gesù guarda i suoi eletti, il suo sguardo fa sciogliere il cuore… è dolce sentire parlare Gesù, ma più dolce sentire Gesù stesso… è dolce pensare a Gesù, ma più dolce possederlo… è dolce prestare orecchio a Gesù, ma più dolce fare la sua volontà…” (Maria di Gesù Crocifisso).
Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.