Giorno per giorno – 13 Febbraio 2023

Carissimi,
“Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno” (Mc 8, 12). “Questa generazione” non è solo quella contemporanea di Gesù, ma è ogni altra, compresa la nostra, che chieda o non chieda il segno, o ne inventi di minacciosi a sproposito, come capita spesso con i venditori di paura (che si fanno pagare pure bene!). Come in una storia vera di amore, non si offre altra prova che non sia la semplice dichiarazione d’amore, e l’esigerla (per crederla) rivelerebbe l’illusoria pretesa di piegare l’altrui volontà (persino del buon Dio) al proprio istinto di affermazione. Gesù, al termine della sua avventura umana, un segno, il segno, del suo amore e, con esso, quello dell’incondizionata affidabilità di Dio e del suo progetto, ce l’avrebbe comunque offerto, nel dono della vita a chi, come capita anche a noi, ne privava lui. Ma è un segno che può essere letto come tale solo da chi ha già fatto la scelta della fede. In assenza della quale la storia di Gesù è solo una storia finita male. A dimostrare il contrario egli si affida imprudentemente alla testimonianza delle nostre vite. Sapremo esserne all’altezza?

Il calendario ci porta oggi la memoria di Santiago Miller, martire in Guatemala. Ricordiamo in questa data anche la conclusione della Conferenza episcopale di Puebla, alle radici dell’opzione preferenziale per i poveri.

James Alfred Miller era un religioso lassalliano, originario degli Stati Uniti. Nato a Stevens Point, Wisconsin, il 21 settembre 1944, primogenito di Arnold e Lorraine Miller, James era entrato nell’agosto 1962 nel noviziato dei Fratelli delle Scuole cristiane e aveva emesso i suoi primi voti religiosi l’anno successivo, il 31 agosto. Dopo aver completato il ciclo di studi e aver insegnato alcuni anni in patria, fu inviato nel 1971 in Nicaragua, dove restò quasi dieci anni, insegnando nelle scuole di Bluefields, Waspam e Puerto Cabezas. Rientrato negli Stati Uniti nel 1980, vi si trattenne un anno, ripartendo l’anno successivo questa volta per il Guatemala, come professore del Collegio de La Salle e direttore dell’Istituto Indigenista. Allegro, amabile e totalmente dedito alla sua gente, non trovava mai tempo per sé. Huehuetenango era una comunità povera e bisognosa, ma anche seriamente impegnata nella lotta per la giustizia. Nel dicembre del 1981, durante un viaggio negli Stati Uniti, per quella che sarebbe stata l’ultima breve visita alla famiglia e per sottoporsi ad una chirurgia al ginocchio, Miller denunciò le condizioni disumane in cui viveva la sua gente: scuole fatiscenti, bambini senza di che vestire, pacifici padri di famiglia assassinati mentre erano al lavoro nei campi, studenti rapiti dai militari e fatti sparire. Poche settimane dopo il suo rientro in Guatemala, il 13 febbraio 1982, quattro uomini armati invasero la scuola e lo uccisero a bruciapelo. Aveva 37 anni di età, venti di vita religiosa.

Il 13 febbraio 1979 si chiudeva a Puebla, in Messico, la Terza Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano (CELAM). Iniziata il 27 gennaio, aveva avuto come tema “L’evangelizzazione nel presente e nel futuro dell’America Latina”. Nel suo documento conclusivo, i vescovi latinoamericani denunciavano, tra l’altro, l’iniquità del sistema economico operante sia a livello internazionale che delle singole realtà nazionali, i molteplici volti dell’oppressione di regimi spesso sedicenti cristiani, la crescente capacità di manipolazione dei mass-media, e nel contempo, con le realtà vive operanti alla base della Chiesa, proponevano cammini nuovi di testimonianza del Regno, che rendessero credibile l’annuncio della buona notizia di Gesù, e, attraverso l’impegno e lo sforzo comune di tutti gli uomini di buona volontà, avvicinassero i tempi di una società più giusta, fraterna e solidale.

I testi che la liturgia propone oggi alla nostra riflessione sono tratti da:
Libro di Genesi, cap.4, 1-15.25; Salmo 50; Vangelo di Marco, cap.8, 11-13. .

La preghiera di questo lunedì è in comunione con i fedeli del Sangha buddhista.

Per stasera, è tutto. Prima, però, di congedarci, ci resta da proporvi qui sotto una citazione di Giuseppe Dossetti, che nasceva come oggi, il 13 febbraio 1913. Tratta dal suo libro “Il Vangelo nella storia. Conversazioni 1993-1995” (Paoline), è, per oggi, il nostro

PENSIERO DEL GIORNO
La Chiesa è un corpo vivente, è il Cristo animato, vivo e vivificante,e come tale deve operare nel mondo e nella storia: come corpo vivificato dallo Spirito deve porsi in relazione con tutte le altre realtà del mondo e della storia… Tutti i problemi ad essa relativi, anche i problemi dei suoi rapporti con il mondo, con la società politica, con l’atmosfera culturale e sociale di un’epoca, si devono interpretare e condurre non come opera di un’ossatura senz’anima o quasi, ma come corpo vivente animato dallo Spirito del Cristo, Signore della storia e presente nella storia. Chiesa di Cristo, quindi, e dello Spirito Santo, Chiesa di Cristo convocata, posta in atto, realizzata dalla sua Parola. Ben presto, per grazia di Dio, assai prima del Concilio Vaticano II, ho incominciato a dare peso alla parola di Dio come espressione della vita in Cristo della Chiesa stessa, espressione della sua capacità di essere nella storia, dominando la storia; dominandola non nel senso di un dominio materialmente operativo ma nel senso appunto di un’animazione vitale e quindi liberante, perché dove non c’è la libertà dello Spirito ivi non c’è vita vera, ma c’è vita apparente. La Chiesa del Cristo, dunque, animata dalla sua Parola e operante attraverso la sua Parola; la Chiesa dello Spirito Santo dato dal Padre per mezzo di Cristo che lo comunica. Ricordate la parola di Gesù quando ha detto: “tutto quello che il Padre ha è mio” (Gv 16,15)? E lo dice a proposito dello Spirito di Dio che egli promette ai suoi. Dunque, lo Spirito ricorda, attualizzandolo alla Chiesa, quello che il Cristo ha detto e ha fatto; è soprattutto la memoria viva e vivificante del suo mistero pasquale, della sua morte e della sua risurrezione che lo Spirito attua, realizza, inserisce nella storia e nelle nostre anime. Chiesa, dunque, di Cristo e Chiesa dello Spirito. (Giuseppe Dossetti, Il Vangelo nella storia).

Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 13 Febbraio 2023ultima modifica: 2023-02-13T22:23:04+01:00da fraternidade
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