Giorno per giorno – 08 Maggio 2021

Carissimi,
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia” (Gv 15, 18-19). Come abbiamo ricordato altre volte, quando Giovanni parla di “mondo”, usa la stessa parola per esprimere due cose differenti e contrarie: il mondo (e l’umanità) come creazione amata da Dio, per la cui salvezza egli arriva a dare, attraverso il Figlio, la sua vita, e il mondo come Sistema del dominio, affermazione della ricchezza come valore ultimo, e del suo accumulo come unico fine, e, perciò, negazione della verità di Dio-dedizione-incondizionata e nemico implacabile della civiltà dell’amore, che Gesù ha incarnato. È, perciò, il Sistema-mondo che odia e perseguita Gesù e i suoi che ne assumono il progetto, mentre lascia del tutto tranquilli, anzi, alimenta e finanzia quanti, proprio in nome della religione, travisano il messaggio di Gesù, dandone una visione spiritualizzata, indifferente all’ingiustizia e ai mali che essa provoca, quando non omologata alle categorie di potere del Sistema, con una oggettiva santificazione del Mammona dell’iniqua ricchezza. Contro l’azione del “mondo” in sé, non è possibile fare granché, se non nei termini di favorire controinformazione e di offrire una personale testimonianza. In vista della quale è di fondamentale importanza vigilare su noi stessi, per non cadere incautamente nelle maglie e cedere alle sirene delle nutritissime agende spiritual delle molteplici agenzie del Sistema dominante.

Il calendario ci porta oggi la memoria di Giuliana di Norwich, eremita e contemplativa.

Nata l’8 novembre 1342 a Norwich, in Inghilterra, Giuliana aveva trent’anni, quando, durante il mese di maggio, una grave malattia la portò in punto di morte. Della sua vita, fino a quel momento, non sappiamo nulla. Sappiamo invece, perché lo raccontò lei stessa, che, dopo sette giorni, il 13 maggio 1373, ebbe una serie di sedici visioni in cui potè contemplare la passione di Cristo, ricavandone una grande sensazione di pace e di gioia. Divenuta eremita, prese a vivere in una piccola capanna nei pressi della chiesa di san Giuliano a Conisford, da cui prese il nome e dove dedicò il resto della vita a pregare e a riflettere sul significato di quelle visioni. Frutto di queste meditazioni fu il Libro delle Rivelazioni, steso in due redazioni differenti, una più breve, scritta a ridosso di quell’esperienza, e un’altra più lunga, su cui lavorò per circa vent’anni, ricca di riflessioni sul significato di quelle visioni. Giuliana è nota per la sua insistenza sul tema della “maternità” di Dio e per il suo ottimismo teologico, in forza del quale arrivò a scrivere: “Tutto sarà bene, e tutto sarà bene, e ogni sorta di azione sarà bene”. La sua teologia rivela una profonda consapevolezza che tutto l’essere dell’uomo riceve senso dal fatto di essere posto tra le mani amorose di Dio. Qualunque cosa accada. Giuliana morì probabilmente intorno al 1417. La Chiesa d’Inghilterra celebra la sua memoria in questo giorno.

I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratti da:
Atti degli Apostoli, cap.16, 1-10; Salmo 100, Vangelo di Giovanni, cap.15, 18-21.

La preghiera del Sabato è in comunione con le comunità ebraiche della diaspora e di Eretz Israel.

E tutto, per stasera. Noi ci si congeda qui, lasciandovi ad un testo basato sulla spiritualità di Giuliana di Norwich, tratto dal libro di Richard Chilson, “All will be well. Based on the Classic Spirituality of Julian of Norwich”, che vi proponiamo come nostro

PENSIERO DEL GIORNO
La nostra vita in questo mondo consiste in una meravigliosa miscela di bene e male. Abbiamo dentro di noi sia il nostro risorto Signore Gesù Cristo, sia la miseria e il dolore del peccato di Adamo. Protetti da Cristo, sebbene morenti, siamo toccati dalla sua grazia e elevati alla speranza della salvezza. Afflitti dalla caduta di Adamo, così come dalla nostra stessa peccaminosità e dolore, ci sentiamo così offuscati e accecati che a malapena riusciamo a trovare conforto. Ma nei nostri cuori confidiamo in Dio e speriamo nella sua misericordia e grazia, perché esse sono veramente all’opera in noi. E il nostro buon Dio apre l’occhio del nostro intendimento in modo che possiamo vedere, a volte di più, a volte di meno, secondo l’abilità che Dio ci ha dato per riceverlo. Ora siamo sollevati fino all’uno, ora lasciati cadere nell’altro. E questa fluttuazione è così confusa che difficilmente sappiamo a che punto siamo, se consideriamo noi stessi o i nostri simili. Ma che meravigliosa confusione! Ed essa continua per tutta la vita. Dio vuole però che confidiamo che Lui è sempre con noi. Egli ci accompagna in tre modi: in cielo, dove nel suo risorgere ci eleva con lui; sulla terra, dove ci conduce giorno per giorno, e nel nostro essere più intimo, dove dimora costantemente per guidarci e preservarci. E questo è il nostro conforto, che sappiamo per fede che Cristo è costantemente con noi, affinché non soccombiamo mai alla sofferenza e al dolore, ma speriamo sempre in un altro barlume della sua presenza. (Richard Chilson, All will be well. Based on the Classic Spirituality of Julian of Norwich).

Ricevete l’abbraccio dei vostrti fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 08 Maggio 2021ultima modifica: 2021-05-08T22:36:45+02:00da fraternidade
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