Giorno per giorno – 24 Ottobre 2019

Carissimi,
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione” (Lc 12, 49-50). La passione del Regno che animava Gesù e che così poco pare animare le sue chiese, sparse nel mondo (non tutte e non ovunque, grazie a Dio)! Stamattina, ricordavamo le parole del Salmista, che prefigurano bene la realtà di divisione che paradossalmente il vangelo della pace, del perdono e della riconciliazione, porta con sé: “Per te io sopporto l’insulto e la vergogna mi copre la faccia; sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta” (Sal 69, 8-10). Il fatto è che il Sistema del dominio sopravvive soltanto a costo di negare (o di manipolarlo in chiave solo religiosa, che equivale a negarlo), l’annuncio di Gesù. Ed è così facile cedere agli inganni e alle seduzioni del Sistema, che ci vuole prostrati ad adorarlo, stimolando in noi, come nel racconto genesiaco, il nostro desiderio di vederci potenti, ad imitazione di un dio che non è Dio, ma l’idolo dell’accumulazione e delle ricchezze, che si erge contro il Dio, rivelatoci nelle Scritture, Dio del dono incondizionato di sé per la vita di tutti. Sapremo noi ricordare che siamo battezzati nella morte del Signore, resi per vocazione uguali a Gesù attraverso il mistero della Croce, in cui il Padre riconosce la verità profonda del suo e del nostro essere? Sapremo fare di questo l’annuncio gioioso e geloso della nostra vita?

Oggi il nostro calendario ecumenico ci porta la memoria di Rabbi Levi Isacco di Berditschev, mistico ebreo.

Rabbino e capo spirituale del Chassidismo, Levi Isacco è considerato il personaggio più popolare di questo movimento mistico ebraico, dopo Israel Baal Schem Tov. Nacque nel 1740, a Hoshakov, in Galizia (Polonia). Nel 1776 divennne discepolo di Dov Ber, il famoso Magghid (predicatore itinerante) di Mezeritch. Nominato rabbino di Zelechov, in Polonia, e più tardi di Pinsk, in Bielorussia, fu costretto a lasciare l’incarico per l’ostilità di queste comunità verso le sue concezioni chassidiche. Incontrò infine la sua comunità a Berditchev, dove restò dal 1785 fino alla sua morte, il 25 Tishri 5571 (23 ottobre 1810). In seno alla corrente chassidica, Levi Isacco rappresenta la figura dell’avvocato instancabile del popolo ebreo davanti al trono di Dio. “Tu esigi sempre qualcosa dal tuo popolo Israele – disse un giorno a Dio – perché dunque non l’aiuti nelle sue tribulazioni?”. Un sarto gli raccontò un giorno del modo con cui si era rivolto a Dio a Yom Kippur: “Certo, una volta o l’altra, mi succede di restare con il vestito che qualcuno ha lasciato nel mio laboratorio, o di non lavare le mani prima di mangiare, ma queste non sono mancanze così gravi. Tu, Signore, commetti colpe molto più riprovevoli: strappi bambini dal seno delle madri e madri dai loro bambini. Se tu mi perdoni, anch’io ti perdonerò”. Levi Isacco gli rispose: “Perchè sei stato così timido nel tuo discorso? Se solo avessi insistito un po’, Dio sarebbe stato costretto a perdonare a tutto il popolo d’Israele!”.

I testi che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratti da:
Lettera ai Romani, cap.6, 19-23; Salmo 1; Vangelo di Luca, cap.12, 49-53.

La preghiera del giovedì è in comunione con le religioni tradizionali indigene.

Comincia oggi, e durerà fino al 30 ottobre, la Settimana mondiale del Disarmo, decisa dall’ONU nel 1978, con la finalità di informare l’opinione pubblica sul pericolo della corsa agli armamenti, sulla necessità di por fine alla proliferazione nucleare, oltre che di stimolare una presa di coscienza circa l’importanza di procedere progressivamente a un disarmo generalizzato. La giornata di avvio della Settimana non è casuale ma è il giorno in cui cade l’anniversario della fondazione delle stesse Nazioni Unite, il 24 ottobre 1945. Sarebbe bene che tutti ci si desse da fare.

Bene, anche per stasera, è tutto. Noi ci si congeda qui, lasciandovi ad un fioretto di Rabbi Levi Isacco di Berditschev, che troviamo ne “I racconti dei Chassidim” (Garzanti) di Martin Buber, e che è, per oggi, il nostro

PENSIERO DEL GIORNO
Il Rabbi di Berditschev disse: “Vedo davanti a me un mondo alla rovescia. Una volta in Israele tutta la verità era per le strade e ai mercati, tutti dicevano la verità. Ma quando andavano alla sinagoga riuscivano anche a tirar fuori una bugia. Ora invece è alla rovescia. Per le strade e per le piazze tutti dicono menzogne, ma alla sinagoga confessano la verità. Perché una volta in Israele era così: verità e fedeltà erano la lampada che illuminava i loro passi, e quando andavano al mercato e nel mondo degli affari, confermavano con la loro anima le parole: ‘Il tuo sì sia giusto e il tuo no sia giusto’ e tutti i loro commerci si facevano in buona fede. Ma se andavano alla sinagoga, si battevano il petto e dicevano: ‘Noi abbiamo commesso colpe, abbiamo commesso infdeltà, abbiamo commesso ladrocini’ e tutto questo era menzogna perché erano stati onesti davanti a Dio e agli uomini. Oggi è alla rovescia. Nei loro affari usano falsità e inganno, nella preghiera confessano la verità”. (Martin Buber, I racconti dei Chassidim).

Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 24 Ottobre 2019ultima modifica: 2019-10-24T22:34:19+02:00da fraternidade
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