Giorno per giorno – 04 Giugno 2018

Carissimi,
“Un uomo piantò una vigna… e la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote […] e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero” (Mc 12, 1-3. 5). Questa è storia di oggi, ci siamo detti stasera. Nostra e vostra. Di questa nostra America e di questa vostra Europa, sempre più in mano a governi (i “vignaioli” della parabola), che si arrogano la proprietà dei frutti, che il vangelo rivendica al Signore, che è come dire alla condivisione. Cosa succeda qui da noi lo sappiamo bene: nel momento in cui milioni di persone sono ricacciate sotto il limite di povertà estrema (“alcuni li bastonarono, altri li uccisero” quand’anche di fame, di stenti e di malattie), le tre famiglie che controllano poco meno del 50% della maggior banca privata del Paese – Setubal, Villela e Moreira Salles – ricevono come dividendo degli ultimi cinque anni, esentasse (ci si dice che il Brasile e l’Estonia siano gli unici paesi al mondo a non tassare i dividendi) nove miliardi di reais (più di due miliardi di euro). Ed è solo un esempio. Economie di questo genere fanno sì che cinque individui abbiano un reddito equivalente a quello di cento milioni di persone! Quel che succede (e, quel che, Dio non voglia, succederà di peggio) nei vostri Paesi, con l’avanzata e l’affermazione, sull’onda del trumpismo, dei governi populisti e di estrema destra, lo sapete meglio voi. In tutto questo, è il “figlio prediletto” della parabola che, nei suoi fratelli, viene ucciso e gettato fuori. Nell’indifferenza dei più. Che, di quel Figlio, spesso, si appropriano dei simboli, per calcolo cosciente o ignoranza. Col risultato di bestemmiarli o di esporli al ludibrio. Resta comunque la promessa di cui Gesù è già compimento e anticipazione: “La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo” (v.10). I suoi discepoli è questo che devono, ostinatamente, testimoniare, per non diventare complici di un sistema omicida.

Oggi, il calendario ci porta la memoria di José María Gran Cirera, missionario, e di Domingo Batz, laico, martiri in Guatemala, e di Antonio Zawistowski, prete diocesano, e Stanislao Starowieyski, laico, martiri sotto il totalitarismo nazista.

José María Gran Cirera, missionario di 35 anni, nato a Barcellona (Spagna), era parroco a Chajul (Guatemala), ed era fortemente impegnato nell’assistenza e nella difesa degli indios della regione. Il 4 giugno 1980, si recava, assieme a Domingo Batz, a celebrare messa a Xeixojbitz, un villaggio del circondario. Lungo un sentiero boscoso e solitario incontrarono una pattuglia di soldati che uccisero il primo con sette colpi di pistola, e il secondo con due, lasciando sul terreno un gran numero di volantini firmati dalla guerriglia, per fingere uno scontro a fuoco che non ebbe mai luogo. Sono solo due tra i numerosi missionari e i moltissimi laici assassinati durante gli anni della dittatura che tra il 1960 e il 1996 è costato qualcosa come 200 mila vittime e un milione di profughi.

Di Antonio Zawistowski, prete diocesano, e di Stanislao Starowieyski, laico, entrambi polacchi, sappiamo solo che, “sopportando atroci tormenti”, morirono in questa data, il primo nel 1942, il secondo nel 1940, nel lager nazista di Dachau. Furono beatificati da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999, con altri 106 martiri polacchi, tutti vittime del totalitarismo nazista, uccisi in tempi, modi e località diverse. In totale si trattò di 3 vescovi, 52 preti diocesani, 3 seminaristi, 33 religiosi, 8 religiose, 9 laici.

Le letture che la liturgia odierna propone alla nostra riflessione sono tratte da:
2ª Lettera di Pietro, cap. 1, 2-7; Salmo 91; Vangelo di Marco, cap. 12,1-12.

La preghiera di questo lunedì è in comunione con le grandi religioni dell’India: Shivaismo, Vishnuismo, Shaktismo.

Il 19 agosto 1982, l’Assemblea Generale dell’ONU decideva che il 4 di giugno di ogni anno si celebrasse la Giornata internazionale per i bambini innocenti vittime delle aggressioni e delle guerre, con l’intento di sensibilizzare la coscienza civile sugli orrori che si abbattono sulla parte più indifesa dell’umanità. Vale la pena che anche noi si si faccia un pensiero, per scuoterci da ogni colpevole torpore e assumere le iniziative del caso.

Compie oggi 70 anni, Jim Wallis, pastore e teologo statunitense, fondatore della rivista Sojourners, tra i più attivi, nel suo Paese, nella lotta a sostegno della giustizia sociale, dei diritti civili e contro il militarismo. Scegliamo così di congedarci, offrendovi in lettura il brano di un suo articolo apparso il 31 maggio scorso sulla sua rivista con il titolo “Reclaiming Jesus is not a statement to sign — it’s a call to answer”. Ed è questo, per oggi, il nostro

PENSIERO DEL GIORNO
La Scrittura è autorevolmente chiara sull’obbligo per i cristiani di trattare gli “estranei” come tratteremmo Cristo stesso; amare i nostri vicini come noi stessi, specialmente quelli diversi da noi; e di prestare particolare attenzione ai bambini vulnerabili. Il fatto che un recente sondaggio mostri che gli evangelici bianchi siano il gruppo meno disponibile ad accettare che gli Stati Uniti ricevano dei rifugiati è un tragico riflesso di quanto tanti cristiani evangelici bianchi si siano allontanati dagli insegnamenti di Gesù. Denunciamo con forza questi fatti assurdi che accadono ogni settimana, molti dei quali per decisione della Casa Bianca con il silenzio e la complicità di leader evangelici bianchi. È questo il momento di rivendicare Gesù, di fronte a quanti tentano di cooptarlo in vista di vantaggi in termini politici. La Pentecoste fu l’inizio di un nuovo tempo nella vita della Chiesa, quando i seguaci di Cristo furono abilitati dallo Spirito Santo. Possiamo anche noi avere il coraggio di portare la nostra fede nelle strade della nostra vita personale e pubblica. (Jim Wallis, Reclaiming Jesus is not a statement to sign — it’s a call to answer).

Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 04 Giugno 2018ultima modifica: 2018-06-04T22:31:51+02:00da fraternidade
Reposta per primo quest’articolo