Giorno per giorno – 05 Ottobre 2014

Carissimi,
“E Gesù disse loro: Non avete mai letto nelle Scritture: ‘La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi’? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti”. È ciò che Gesù dice a conclusione della parabola dei vignaioli omicidi. Coloro che, quando il padrone della vigna manda, prima i suoi servi, poi il suo stesso figlio, a richiederne i frutti, uccidono quelli e questo. Gesù stava parlando alle autorità religiose e civili del suo popolo, sommi sacerdoti e anziani del sinedrio (che era un po’ l’equivalente del nostro parlamento). Ed è evidente che i frutti richiesti agli affittuari della vigna non sono generiche azioni virtuose compiute in onore del Signore, ma ciò che a Lui interessa più di tutto: la cura e la vita del suo popolo. Per richiamare a questo, manda in ogni tempo i suoi profeti, che fanno il più delle volte una brutta fine. Nel rifiuto opposto a questo piano è già ogni volta escluso e ucciso il Figlio. E tuttavia resta la promessa: “la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo” e l’altra: “a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti”. Non c’è scampo: Dio è questa promessa che si realizza. Stiano attenti perciò i sacerdoti che colludono con l’ingiustizia e i poteri politici che la promuovono e l’avallano: vale per loro quanto è cantato da Maria nel Magnificat: Il Signore “ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi”. E stiamo attenti noi nel decidere di volta in volta a chi affiancarci e chi appoggiare. Le nostre scelte hanno un peso: di vita e di morte. Non per un qualche castigo di Dio, ma per la logica interna che le muove. Tutto ciò che è rivolto a soddisfare i nostri egoismi di classe, di casta, di vita, è foriero di morte. Quanto esprime ed è diretto a costruire un’economia generosa e solidale, nel porsi a servizio gli uni degli altri, è già segno e anticipazione della risurrezione del Figlio nei figli e figlie dell’unico Padre.

Oggi è la XXVII Domenica del Tempo Comune e i testi che la liturgia propone alla nostra riflessione sono tratti da:
Profezia di Isaia, cap.5, 1-7; Salmo 80; Lettera ai Filippesi, cap. 4, 6-9; Vangelo di Matteo, cap.21, 33-43.

La preghiera della Domenica è in comunione con tutte le comunità e le Chiese cristiane.

Oggi il calendario ci porta la memoria di Annalena Tonelli, missionaria e martire in Africa.

Annalena Tonelli era nata a Forlì il 2 aprile 1943 ed era cresciuta alimentando in sé il desiderio di donarsi agli altri. Laureata in Giurisprudenza a Bologna, si era formata nell’Azione cattolica, divenendo dirigente degli universitari cattolici. Il desiderio di operare concretamente e in prima persona a servizio degli ultimi, la portò a studiare terapia e profilassi delle malattie tropicali e dell’hanseniasi, in Spagna e in Inghilterra. Poi, all’inizio del 1969, era partita alla volta del Kenia, insediandosi nella regione al confine con la Somalia, per dedicarsi ai nomadi del deserto e ai rifugiati somali. Espulsa dal Kenia, si era trasferita in Somalia, prima a Merka e poi nel 1996 a Borama, dove fondò un ospedale per tubercolotici e ammalati di AIDS e una scuola per bambini sordi e disabili. Nell’aprile 2003, per questa sua opera, aveva ricevuto dall’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati il premio Nansen. Il 5 ottobre dello stesso anno, domenica sera, due sconosciuti penetrati nella casetta in cui abitava a fianco dell’ospedale, le spararono, uccidendola. Il suo corpo è sepolto tra la sua gente.

Qui, in Brasile, a tre ore dalla chiusura dei seggi, è già possibile avere i risultati pressocché definitivi delle elezioni, per quanto riguarda deputati e governatori dei singoli Stati, deputati e senatori della Federazione, e Presidenza della Repubblica. Il dato, in questo momento, più rilevante è che sarà necessario il ballottaggio per decidere se sarà confermata alla presidenza Dilma Roussef (PT), che oggi ha ottenuto il 41% dei voti, o se, malauguratamente, vedremo insediato alla suprema carica Aécio Neves (PSDB), che con il 33% ha superato abbondantemente Marina Silva (succeduta come candidata del PSB, dopo la tragica fine di Eduardo Campos), già icona dei movimenti ambientalisti, ma di recente passata armi e bagagli all’ideologia neo-liberale e al fondamentalismo religioso, ferma al 21%. Le tre settimane che separano dal secondo turno saranno particolarmente dure per l’attuale Presidente, che si vede schierati contro, assieme ai partiti di opposizione, i maggiori organi di stampa, le grandi reti televisive, i settori fondamentalisti di alcune delle chiese pentecostali e da quelli più retrivi della chiesa cattolica, nonché una grossa fetta della classe media, che subisce indispettita una riduzione delle distanze dagli ex-poveri di ieri che si sono visti riconosciuti in misura consistente, con le politiche sociali del governo, diritti come lavoro, studio, casa, salute. Anche se molto resta ancora da fare. Che il buon Dio e il buon senso della maggioranza della popolazione ce la mandino buona.

È tutto, per stasera. Dalla testimonianza che Annalena Tonelli diede durante un Convegno sul Volontariato, apertosi in Vaticano il 30 Novembre 2001, prendiamo questa citazione che vi proponiamo, nel congedarci, come nostro

PENSIERO DEL GIORNO
Se questo mio ‘mettermi in pubblico’ potesse servire a qualcuno che non crede, a qualcuno che non vive dentro di sé questa straordinaria realtà che DIO ama ogni uomo, dal più degno di amore agli occhi degli uomini al più reietto e disprezzato, all’uomo cattivo, criminale, allora mi metterei in ginocchio e benedirei perché cose grandi ha fatto in me colui che è potente. L’uomo non buono, l’uomo incapace di perdono, l’uomo che ama ferire, l’uomo che vuole la vendetta, l’uomo falso non sono uomini cattivi, incapaci di perdono, falsi necessariamente. Lo sono perché non hanno incontrato sul loro cammino una creatura capace di comprenderli, di amarli, di farsi carico delle loro colpe… “Tu hai fatto del male? Io pagherò al posto tuo”: così diceva Gandhi. Così ci ripete Gesù Cristo da duemila anni. Chissà perché noi uomini siamo così sordi. Certo la sua voce è spesso piccola e silenziosa, ma poi LUI è nella celletta della nostra anima e non dovrebbe essere così difficile scendere laggiù ed abitare con LUI. Parole? NO. Verità. Realtà. Certo, per la maggioranza di noi uomini sarà ed è necessario fare silenzio, quiete, chiudere il telefonino, buttare il televisore dalla finestra, decidere una volta per tutte di liberarsi dalla schiavitù di ciò che appare e che è importante agli occhi del mondo ma che non conta assolutamente agli occhi di DIO, perché si tratta di non valori. Ai piedi di DIO noi ritroviamo ogni verità perduta, tutto ciò che era precipitato nel buio diventa luce tutto ciò che era tempesta si acquieta, tutto ciò che sembrava un valore, ma che valore non è, appare nella sua veste vera e noi ci risvegliamo alla bellezza di una vita onesta, sincera, buona, fatta di cose e non di apparenze, intessuta di bene, aperta agli altri, in tensione onnipresente, fortissima, affinché gli uomini siano una cosa sola. (Annalena Tonelli, Testimonianza, 1/12/2001).

Ricevete l’abbraccio dei vostri fratelli e sorelle della Comunità del bairro.

Giorno per giorno – 05 Ottobre 2014ultima modifica: 2014-10-05T22:04:38+02:00da fraternidade
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